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Progetto Giovani. A Mirano il secondo stage con nuove piccole promesse

MIRANO. Si è svolto nella Palestra Ponti di Mirano, in provincia di Venezia, il secondo stage di perfezionamento tecnico e di preparazione alla nuova stagione 2020-2021 organizzato dal Comitato Veneto nell’ambito del Progetto Giovani.

Due le sessioni di allenamento svolte domenica scorsa, la prima il mattino dalle 9.30 alle 12.30, la seconda nel pomeriggio dalle 14 alle 17.30.

Quattordici i ragazzi convocati: Matteo Fantoni (classe 2006-Colognola ai Colli), Giulia Franzoni (2006-S. Bartolomeo Salzano), Jacopo Cipriano (2007-Bissuola Mestre), Giovanni Scucchiaro (2007-Redentore Este), Giorgia Filippi (2008-Colognola ai Colli), Daniel Saltarello (2008-Us Sarmeola), Vlad Melnic (2008-Us Sarmeola), Alessandro Rossato (2009-Us Sarmeola), Mattia Leghi (2009-Bentegodi Verona), Robert Graur (2011-Bentegodi Verona), Giampietro Ferraccioli (2008-S. Bartolomeo Salzano), Pierpaolo Ferraccioli (2012-S. Bartolomeo Salzano), Emma Milan (2010-S. Bartoloneo Salzano) e Luca Franzoni (2013-S.Bartolomeo Salzano).

Per cause di forza maggiore non hanno preso parte allo stage Matteo Fantoni e i fratelli Ferraccioli, ma per i tecnici Emanuel Crivellaro, Claudio Vecchiarino, Emanuel Gaybakyan e Sebastiano Galeotti c’è stato comunque da lavorare.

E anche i ragazzi si sono impegnati duramente dimostrando tutti grande motivazione.

A Mirano c’è stato anche un battesimo carico di significato, quello di Luca Franzoni, un giovanissimo, classe 2013. A soli 7 anni, Luca ha impressionato anche i tecnici presenti per le sue qualità non indifferenti e la già notevole padronanza della racchetta. Un altro prodotto dell’inesauribile vivaio di S. Bartolomeo Salzano curato da Giampietro Corso, il nostro presidente e Marco Bortoletti presidente del Tennistavolo San Bartolomeo.

Il messaggio che arriva dagli stage del Progetto Giovani è chiaro e importante. Lavorare sui giovani non solo è doveroso, ma è l’unica strada, peraltro ricca di soddisfazioni, che può garantire un futuro al nostro sport che purtroppo deve fare i conti con un’età media troppo elevata.

Società come Redentore, Benetegodi, S. Bartolomeo, Bissuola, Colognola e Sarmeola questo lo stanno facendo già da molti anni.